C’era una volta un bambino di nome Matteo, che viveva in una grande città, in una bella villa in periferia. Erano ricchi i suoi genitori e nella villa non mancava nulla: parco-giochi, piscina, un cane da guardia, feroce e aggressivo, e un gattino per giocare in casa.
Matteo avrebbe potuto essere felice, ma…aveva un fratello, Marco, che era la sua disperazione. Lo picchiava la mattina per svegliarlo, lo cacciava dal bagno per essere il primo a prepararsi e ad arrivare a scuola.
Davanti ai genitori Marco era bravo e disciplinato, e Matteo veniva sempre rimproverato, anche da mamma e papà.
Avrebbe potuto lamentarsi con loro, ma non ne aveva il coraggio. Tanto non lo avrebbero creduto.
Un giorno, era caldo e afoso, Matteo aveva deciso di rinfrescarsi in piscina. Marco era già in acqua, quando vide arrivare il fratellino, e si nascose aspettando che si tuffasse. Tutto contento di essere finalmente solo in piscina, Matteo si tuffò tranquillo, quando Marco uscì dal nascondiglio e gli mise la testa sott’acqua. Il povero ragazzo cadde nell’acqua e perse i sensi.
Si ritrovò in un grande fiume, vicino al mare…nella grande laguna si sentiva solo e abbandonato, ma stranamente in pace.
Poco distante, un pescatore stava tirando le reti e chiese a Matteo di aiutarlo perché erano troppo pesanti.
Preso dai suoi problemi, preoccupato di come tornare a casa, Matteo non rispose nemmeno e continuò il suo cammino.
Più avanti, un’anguilla gli si avvicinò e lo chiamò: “ Matteo, che fai qui? Scappare non ti servirà a nulla. Vuoi o no che Marco ti rispetti?”. Incerto, ma curioso, Matteo si avvicinò per ascoltare i consigli dell’anguilla saggia.
“ Pescami, se ce la fai, e diventerò una collana portafortuna che ti proteggerà da Marco e da tutti i prepotenti.”.
Matteo pensò di farsi prestare la rete dal pescatore che aveva visot prima, ma costui lo ignorò completamente. Tornato dall’anguilla, chiese come mai non avesse avuto aiuto dal pescatore. L’anguilla non rispose, anzi, si voltò dall’altra parte. Allora Matteo capì che se uno vuole essere aiutato, deve anche lui aiutare gli altri.
Si avvicinò al pescatore e tirò le reti con lui. In cambio, il pescatore gli prestò la rete. Tutto contento, Matteo tornò dall’anguilla, per pescarla e finalmente tornare a casa con il suo portafortuna. L ’anguilla, però, era scomparsa. Ma come? Che fare? Perché l’aveva imbrogliato?
Quando era ormai tentato di arrendersi, passò ancora di lì il pescatore, che gli suggerì: “ Cerca nel mare profondo.Non puoi arrenderti ora. Solo chi osa vince!”
Tutto tremante , Matteo si tuffò e sul fondale marino vide una collana d’oro, simile all’anguilla che cercava. Luccicava in maniera affascinante, sembrava strizzargli gli occhi per chiamarlo dalla profondità del mare. Il fiato gli mancava, credeva di non farcela…
eccolo arrivato! Subito mise la collana al collo, e si sentì stranamente forte, grande e coraggioso. Ce l’aveva fatta!!!
Era riuscito a vincere la sua paura, aveva imparato a pensare anche agli altri e a non arrendersi davanti alle difficoltà.
Quasi quasi, adesso gli sembrava di vedere suo fratello e di capire che forse lui sbagliava modo di giocare con lui, che forse anche lui aveva le sue paure… chissà!
Mentre tornava a galla, aprì gli occhi e vide…MARCO, MAMMA E PAPA’.
Mamma e papà piangevano per lo spavento, lo coccolavano…
I due fratelli si sorrisero, ci fu un grande abbraccio e Matteo si toccò il collo. Al collo c’era una strana collana, sembrava un’anguilla…
Da quel giorno, a Matteo bastava toccarsi il collo per sentirsi forte come un leone, e ricordare che SOLO CHI OSA VINCE.
classe 4^ Plesso Pennesi, Centro, a.s 2006\07