Il papà assente

08 Set
0 comment

Padre – Sono costretto ad accettare quel lavoro, anche se la fabbrica è lontana. Abbiamo bisogno di più soldi, così non ce la facciamo.

Madre – Lo capisco, ma come farò da sola, con i bambini…Sentiremo tanto la tua mancanza.

Padre – Tornerò ogni fine settimana. Facciamo dei sacrifici per un po’ di tempo, mi puoi sempre sentire per telefono per qualsiasi problema!

Alessandro – Ma papà cosa stai dicendo? Davvero andrai via?! E io che farò senza di te?

Padre – Stai tranquillo tornerò spesso e avremo modo di parlare e di stare insieme ogni settimana.

Purtroppo il papà non torna come promesso.

Alessandro – Anche questa settimana papà non è tornato! Non mantiene le promesse fatte! Io sono triste senza di lui, mi sento solo!

Madre – Non è per colpa sua. E’ il direttore della fabbrica che non gli concede il permesso di partire,di sabato hanno troppo lavoro!

Alessandro – Volevo che venisse alla mia partita di calcio, per vedere che bravo attaccante sono!

Madre – Verrei io volentieri, ma devo accompagnare tuo fratello dal medico.

Alessandro – Vedi, è come dico io! Gli altri papà saranno lì a fare il tifo, il mio no.

Addolorato per questa situazione, una notte Alessandro decide di andare a cercare il padre. Esce di casa che è già buio e si incammina nella notte verso la zona della città dove si trovano le fabbriche anche se è molto lontana. Come era da prevedere Alessandro si trova da solo nella lunga notte invernale e s’imbatte in brutte situazioni che riesce ad evitare perché fa sempre in tempo a nascondersi prima, come se una vocina lo avvertisse del pericolo.

Al mattino Alessandro – Che spavento la scorsa notte!  Devo trovare quanto prima mio padre! Non posso passare un’altra notte fuori casa! E quanto sarà preoccupata mia madre che non mi ha visto ancora tornare!

Alessandro inciampa su una pietra

– Che cosa è questa strana pietra? Sembra un cristallo, perché è così rossa all’interno? Sembra trasmettermi calore! Avrà forse qualche potere? Solo un esperto potrà aiutarmi!

Va in cerca di un geologo e lo trova.

Alessandro – Scusi, può esaminare questa pietra?

Geologo – (Allora esiste veramente, è la pietra magica che cercavo da anni!Quella che permette di vincere la nostalgia e la tristezza e deve essere mia a tutti i costi!) pensa fra se e se il geologo.

Geologo – Dove l’hai trovata? E’ strana, ma non ha alcun valore! Lasciala pure qui, è troppo pesante per te!

Alessandro – No no, la voglio tenere! Mi dà una sensazione di calore!

 

Geologo – Fammela osservare meglio !(ma non sento e non vedo nulla! Che non funzioni per me?) sempre fra se e se

Il Geologo si rende conto che la pietra con lui non funziona

Geologo – Senti bambino potresti aiutarmi a lucidarla?

Alessandro – Volentieri…Ma questo (Alessandro vede un luogo e delle persone riflesse sulla superficie della pietra) è il babbo! Sta nella fabbrica qui vicino, quindi sono arrivato!

Geologo – (Allora funziona solo con chi la trova, quindi non vale la pena tenerla!)

Alessandro, di corsa, arrivo alla fabbrica.

Direttore – Chi è questo moccioso? Chi l’ha lasciato passare?

Segretaria – Scusi direttore ,io non ho visto passare nessunoHo notato solo una pietra trasparente!

Alessandro – Io sono il figlio di Guglielmo, lui lavora per te e questa settimana deve tornare a casa per vedere la mia partita.

Direttore – Decido io quando i miei dipendenti possono assentarsi dal lavoro! Non certo per una partita di ragazzini! Vattene o faccio intervenire la sicurezza!

Alessandro – Ma per me è impor….

Direttore – Fuori!

Guglielmo – Ma questa è la voce di Alessandro

Direttore – Esci dal mio ufficio

Guglielmo – Che ci fai qui,come ci sei arrivato?

Alessandro – Sono venuto per te, ti voglio a casa, sono settimane che non torni!

Direttore – Cercavo di spiegare con calma a questo bambino che non è possibile che io le dia questo permesso, ne va dell’organizzazione del lavoro!

Padre – Cerchi di capire! Anche la mia famiglia ha bisogno di me! Non mi costringa a licenziarmi.

Come per incanto il direttore, guardando incuriosito la pietra magica in mano ad Alessandro, come ipnotizzato da essa vi vede riflessi due strani personaggi: uno tutto bianco, luminoso e gioioso ed uno tutto nero, cupo e con un ghigno cattivo.

Bianco – La famiglia è importante!

Nero – Anche il lavoro, anche il guadagno, anche l’industria!

Bianco – Ma i sentimenti vengono prima, non si comprano con i soldi!

Nero – Mi fai ridere! Cosa compri con il sentimento con i soldi puoi avere tanto!

Bianco – Con l’amore puoi avere tutto ciò che fà felici!

Direttore – Si…….Si…….Forse….Volendo….Si potrebbe……Va bene,vada! In futuro….. Penso che…..Potremmo organizzarci meglio!

 

 

Leave your thought