I bambini sfruttati – Le persone che muoiono di fame – La guerra

07 Apr
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I bambini sfruttati – Le persone che muoiono di fame – La guerra

 

Sto uscendo di casa di buon mattino. L’aria fresca mi vezzeggia il viso e mi mette di buon umore e comincio a canticchiare canzoni che invento,a seconda di ciò che mi capita sott’occhio.Il bosco,oggi è molto silenzioso.Ci sono molti animali tra cui lo scoiattolo, che raccoglie le noci e le sistema in tanti mucchietti in modo da poterle trasportare a casa più facilmente. Ci sono gufi,coniglietti che si nascondono dietro ad ogni cespuglio e tanti altri animaletti. Intravedo avvicinarsi,intorno ad un povero e debole scoiattolo che sta cercando di arrampicarsi sull’albero per deporre le sue noci,cinque robusti e feroci lupi mannari con il pelo folto e due occhi che cambiavano colore ogni volta che fissi lo sguardo contro essi.Il povero scoiattolo è in difficoltà!Io avevo molta paura di combattere contro i cinque lupi,ma decido di salvare la vita del povero scoiattolo.Ad un certo punto mi viene in mente di non avere le armi,ma nel centro del bosco,nascoste tra le foglie,ci sono le armi,che sono fissate sulla roccia e solo la persona più potente potrà toglierle dalla roccia.Ho deciso,quindi,di fare questo tentativo.Arrivata al centro del bosco,con tutta la mia forza,cerco di togliere le armi dalla roccia.sto facendo un respiro profondo,e….,le armi si sono levate dalla roccia.Non credo ai miei occhi!Ma non c’è tempo da perdere!Arrivata nel punto dove si trova lo scoiattolo, do una pugnalata a due lupi,mentre i rimanenti li uccido con le frecce e, soddisfatta,salvo la vita del povero scoiattolo. Come per magia, un giornale cade dal cielo limpido e azzurro.Leggendo mi resi conto che nel mondo ci sono bambini sfruttati e persone che muoiono di fame a causa della guerra.Abbandono subito il bosco e corro ad avvisare la mia amica Elisabetta dicendole:”Elisabetta lo sai che ci sono molti bambini nel continente africano meno fortunati,andiamo ad aiutarli!”Lei ha deciso di partire,ma prima devo incontrare la Fata Smemorina com’è scritto sul giornale. Correndo,dopo ore e ore di viaggio,ci rendiamo conto che una voce ci chiama dicendo:”Chiara,Elisabetta,dove andate così di fretta?Dai ,venite con me a giocare ai giardinetti,dove c’è un’immensa distesa di prato.”Non so da dove proveniva quella voce estranea, ma voglio proseguire. Arrivate stanche morte dopo due giorni di viaggio, esclamo:”Finalmente siamo arrivate!”.Abbiamo deciso di entrare nel castello fatato della Fata Smemorina. Proprio in quel momento stava arrivando qualcuno. Io sussurro nell’orecchio di Elisabetta:”Forse è la Fata Smemorina?”Si,è proprio lei!Ci sta accogliendo nel suo castello.Prima di tutto ci ha salutate e poi abbiamo salito una scalinata alta quattro metri. Lei ha detto:”Bisogna percorrere questo viaggio in tre giorni,ma non crediate che sia tanto facile, perché sarete tentate con delle suadenti voci e di conseguenza,se voi le ascoltate,vi addormenterete in un sonno profondo e non riuscirete ad arrivare in tempo,e successivamente la guerra si diffonderà in tutto il mondo. Dove cielo e terra si uniscono, lì troverete la lanterna d’oro,ma se si spegnerà,tutto il modo verrà sommerso di sabbia e di questo mondo rimarrà un granello di terra fertile. Forza!Andate!Solo voi siete in grado di salvare il mondo!Noi con questo grande,grandissimo incarico,senza perdere tempo, ci siamo affrettate.Infatti le voci estranee ci infastidivano continuamente e ci dicevano:”Ma dove andate,venite con me,che vi porterò in un luogo lontano dalla guerra,dove sarete al sicuro. Ma noi non vogliamo scoraggiarci e proseguiamo ricordando le parole della Fata Smemorina.Intravedo qualcosa a terra!C’è scritto:-Quindici chilometri all’arrivo!Io ed Elisabetta con tutto il fiato cerchiamo di mettercela tutta e alla fine una salita ripidissima ci attende.Il tempo stava scadendo e con il massimo sforzo stavamo raggiungendo il traguardo e superando la salita ripidissima.Io ed Elisabetta siamo le più felici del mondo ed insieme esclamiamo:”Se questo è un sogno vogliamo viverlo intensamente!”Così, molto soddisfatte, abbiamo preso la lanterna d’oro,e ora il mondo è salvo!Con tutti i bambini del mondo abbiamo fatto un gran bel girotondo e abbiamo riportato nel cuore di ogni bambino i propri sogni caduti.

 

Classe IV^ Plesso Rodari a.s. 2006/7

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