C’era una volta un panetto di pongo in un asilo, questo pongo era molto vanitoso e si vantava sempre dicendo:- Io sono quello che conta più di tutti, sono il più importante!.
E gli altri oggetti gli dicevano:- No, non è vero-.
Allora, una mattina d’inverno, tutti gli oggetti lo sfidarono perché si erano veramente scocciati di starlo a sentire e volevano dargli una bella lezione, ma lui rispose.- Ma dai! Non vedete che tanto vincerò io!
-Ecco lo sapevo che avevi paura di perdere?- esclamò un colore. Allora il pongo sentendo quelle parole si arrabbiò molto e accettò la sfida.
Iniziò con il temperino, il pongo si trasformò in temperino e cercò di temperare la matita, ma la prima sfida la perse perché lui aveva si la forma del temperino ma non la funzione di temperare e così perse quella sfida e tutte le altre. I colori gli dissero:- Arrenditi! Non hai speranze! E neanche la funzione degli oggetti che ti stanno sfidando!-.
Ma il pongo non mollò e fece l’ultima sfida contro la carta.
La carta si trasformò in una barchetta, anche il pongo; aprirono i rubinetti e fecero la gara delle barchette, ma ad un certo punto il pongo si indurì e andò a fondo.
E mentre affondava nell’acqua il pongo esclamò:- È proprio vero che chi troppo vuole nulla stringe!-
classe 3^ Plesso Rodari, Faleriense, ins. Rosella a.s. 2006\07