Il castello del mago

02 Set
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Era una bellissima giornata, il sole splendeva allegramente nel cielo limpido, per me era il primo giorno di vacanza mentre ero in auto immaginavo un mare limpido con onde cristalline che sfioravano gli scogli e i gabbiani planavano sull’ acqua con le loro ali bianche.

Ma quando fui sul posto, vidi un mare tempestoso che si scontrava con gli scogli, un mare che era coperto da una sostanza grigiastra, era come se si volesse togliere quella polverina di dosso, ma non ci riusciva perché quella ormai lo sommergeva tutto.

Io provai tanta tristezza nel vederlo, allora decisi che dovevo fare qualcosa per il mio mare che si era dimostrato per me una fonte inesauribile di svago e libertà.

Ad un tratto mi accorsi che un gabbiano mi guardava coi suoi occhi chiari ed io capii che non ero la sola a provare quella sensazione di malinconia.

Poi lui mi disse: “Se vuoi salvare il nostro mare, devi fare in fretta perché nel castello del Mago c’è una stella tutta d’ oro!”

“Ma io ho paura di andare in quel luogo” gli risposi.

“Allora il destino del mare sarà quello di essere risucchiato dal petrolio?!?” riprese il gabbiano.

Così decisi di andare, corsi senza dir nulla a nessuno e mi allontanai fino a scomparire dietro la porta del castello.

Era buio e freddo, le pareti erano gelide ed i ragni tessevano le loro tele dappertutto; alla fine del corridoio c’era una porta, io l’ aprii e…davanti a me c’era una camera disordinata ed io, anche se ero molto pigra e molto stanca, rimisi tutto in ordine perché quella era la prima prova da superare.

Si apri un’ altra porta, lì dentro era buio e un bambino povero e triste mi venne incontro, provai una sensazione di tristezza, così senza esitare gli porsi l’ unica caramella che avevo; lui contento mi sorrise.

La terza porta si aprì e… davanti a me c’era un enorme ragno; forse avrei dovuto scappare, ma io lo dovevo affrontare così presi coraggio, gli andai vicino, lo accarezzai per donagli la mia amicizia e lui si trasformò nella stella marina che avevo tanto cercato.

Ero molto contenta; corsi vicino al mare, lanciai la stella marina in aria che si frantumò e si trasformò in polvere dorata che ripulì il mare.

La fiaba ci insegna che non bisogna arrendersi mai.

classe 4^ Plesso De Amicis, Marina Picena  a.s. 2006\07

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